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Enantyum 25 mg compresse rivestite con film

ENANTYUM*20CPR RIV 25MG

033656036

Enantyum

25 mg compresse rivestite con film

Dexketoprofene Trometamolo

20 compresse rivestite con film

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DENOMINAZIONE:
ENANTYUM COMPRESSE RIVESTITE CON FILM

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA:
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.

PRINCIPI ATTIVI:
Dexketoprofene trometamolo.

ECCIPIENTI:
Amido di mais; cellulosa microcristallina; sodio amido glicolato; glic erolo distearato; ipromellosa; titanio diossido; glicole propilenico; macrogol 6000.

INDICAZIONI:
Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di intensita' da liev e a moderata, quali dolore muscolo-scheletrico, dismenorrea, dolore de ntale.

CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR:
Ipersensibilita' al principio attivo, o ad altri FANS, o ad uno qualsi asi degli eccipienti elencati; pazienti nei quali principi attivi ad a zione simile (es.
acido acetilsalicilico, o altri FANS) scatenano atta cchi d'asma, broncospasmo, rinite acuta, o sono la causa di polipi nas ali, orticaria o edema angioneurotico; reazioni fotoallergiche o fotot ossiche note durante il trattamento con ketoprofene o fibrati; pazient i con storia di sanguinamento o perforazione gastrointestinale in rela zione a precedente terapia con FANS; pazienti con ulcera peptica attiv a/emorragia gastrointestinale o anamnesi positiva per sanguinamento, u lcerazione o perforazione gastrointestinale; pazienti con dispepsia cr onica; pazienti che hanno altri sanguinamenti attivi o disturbi della coagulazione; pazienti con malattia di Crohn o colite ulcerosa; pazien ti con insufficienza cardiaca grave; pazienti con disfunzione renale d a moderata a severa (clearance della creatinina <= 59 ml/min); pazient i con grave compromissione della funzione epatica (punteggio Child-Pug h 10 - 15); pazienti con diatesi emorragica e altri disturbi della coa gulazione; pazienti con disidratazione severa (causata da vomito, diar rea o insufficiente assunzione di liquidi); durante il terzo trimestre di gravidanza e l'allattamento.

POSOLOGIA:
Adulti: in base alla natura e all'intensita' del dolore, la dose racco mandata e' in genere di 12,5 mg ogni 4-6 ore o di 25 mg ogni 8 ore.
La dose giornaliera totale non deve superare i 75 mg.
Gli effetti indesi derati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose effi cace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per controllare i sintomi.
Il medicinale non e' indicato nei trattamenti a lungo termine e la somministrazione va limitata al solo periodo sint omatico.
Popolazione pediatrica: il prodotto non e' stato studiato nei bambini e negli adolescenti.
Pertanto, la sicurezza e l'efficacia non sono state stabilite ed il prodotto non deve essere usato nei bambini e adolescenti.
Anziani: nel paziente anziano si raccomanda di iniziar e la terapia al limite inferiore dell'intervallo terapeutico (50 mg di dose giornaliera totale).
Il dosaggio puo' essere aumentato in modo d a raggiungere quello impiegato per la popolazione generale solo dopo c he sia stata accertata una buona tollerabilita' generale.
Disfunzione epatica I pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata devon o iniziare la terapia a dosi ridotte (50 mg di dose giornaliera totale ) e devono essere sottoposti a stretto controllo medico.
Il farmaco no n deve essere usato in pazienti con insufficienza epatica grave.
Disfu nzione renale Nei pazienti con danno renale lieve (clearance della cre atinina 60 - 89 ml/min), il dosaggio iniziale deve essere ridotto a 50 mg di dose giornaliera totale.
Il medicinale non deve essere usato in pazienti con danno renale da moderato a severo (clearance della creat inina <= 59 ml/min).
Modo di somministrazione: la compressa deve esser e deglutita con una sufficiente quantita' di liquido (ad esempio un bi cchiere di acqua) La concomitante somministrazione di cibo ritarda la velocita' di assorbimento del farmaco, pertanto in caso di dolore acut o si raccomanda che la somministrazione avvenga almeno 30 minuti prima dei pasti.

CONSERVAZIONE:
Non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C; conservare il bl ister nell'imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.

AVVERTENZE:
Usare con precauzione in pazienti con storia di condizioni allergiche.
Evitare l'uso concomitante del farmaco e altri FANS.
Gli effetti inde siderati possono essere minimizzati con l'uso della piu' bassa dose ef ficace per la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre p er controllare i sintomi.
Sanguinamento, ulcerazione o perforazione ga strointestinale, che possono essere fatali, sono stati riportati con t utti i FANS in varie fasi del trattamento; sospendere il trattamento.
Il rischio di sanguinamento, ulcerazione o perforazione gastrointestin ale aumenta con l'aumentare delle dosi di FANS, nei pazienti con stori a di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione e n elle persone anziane; cominciare il trattamento con la minore dose pos sibile.
Prima di iniziare il trattamento con dexketoprofene trometamol o, bisogna indagare su pregresse storie di esofagiti, gastriti e/o ulc era peptica e assicurarsi della loro totale guarigione.
Sorvegliare i pazienti con sintomi gastrointestinali o storia di disturbi gastrointe stinali per la comparsa di disturbi digestivi, specialmente sanguiname nto gastrointestinale.
Somministrare i FANS con cautela a pazienti con storia di patologie gastrointestinali in quanto le loro condizioni po ssono essere esacerbate.
Considerare una terapia combinata con agenti protettivi per questi pazienti, e anche per i pazienti che assumono co ntemporaneamente aspirina a basso dosaggio o altri farmaci che possono aumentare il rischio gastrointestinale.
I pazienti con storia di toss icita' gastrointestinale, in particolare se anziani, devono riferire q ualsiasi sintomo addominale insolito in particolare nelle fasi inizial i del trattamento.
Si consiglia cautela nei pazienti che ricevono trat tamenti concomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o sanguinamento.
Da usarsi con cautela in pazienti con compromissione d ella funzionalita' renale.
In questi pazienti, l'uso dei FANS puo' pro vocare un peggioramento della funzione renale, ritenzione di liquidi e d edema.
Cautela e' richiesta anche in pazienti sotto terapia diuretic a o in quei pazienti che possono sviluppare ipovolemia, a causa di un aumentato rischio di nefrotossicita'.
Durante il trattamento deve esse re assicurato un adeguato apporto di liquidi per prevenire la disidrat azione associata ad un possibile aumento della tossicita' renale.
Il m edicinale puo' causare un aumento dell'azotemia e della creatininemia.
Puo' essere associato ad effetti avversi a carico del rene che posson o portare a nefrite glomerulare, nefrite interstiziale, necrosi papill are renale, sindrome nefrosica ed insufficienza renale acuta.
I pazien ti anziani tendono piu' facilmente ad avere funzione renale ridotta.
D a usarsi con cautela in pazienti con compromissione della funzionalita ' epatica.
Il medicinale puo' causare lievi aumenti transitori di alcu ni parametri epatici ed anche degli aumenti significativi delle AST e ALT.
Nel caso si verifichi un significativo incremento di tali paramet ri, interrompere il trattamento.
I pazienti anziani tendono piu' facil mente a soffrire di ridotta funzionalita' epatica.
Un adeguato monitor aggio ed opportune istruzioni sono necessarie nei pazienti con storia di ipertensione e/o insufficienza cardiaca lieve o moderata.
E' necess aria una particolare cautela nei pazienti con storia di patologie card iache, in particolare quelli con precedenti episodi di insufficienza c ardiaca.
In questi pazienti e' stato infatti riportato un aumento del rischio di scatenare un'insufficienza cardiaca, poiche' sono stati ris contrati ritenzione di liquidi ed edema in associazione al trattamento con i FANS.
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'us o di alcuni FANS puo' essere associato ad un modesto aumento del risch io di eventi trombotici arteriosi.
Non ci sono dati sufficienti per es cludere un rischio simile per dexketoprofene trometamolo.
Conseguentem ente, i pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardi aca congestizia, cardiopatia ischemica accertata, malattia arteriosa p eriferica e/o malattia cerebrovascolare devono essere trattati con dex ketoprofene trometamolo solo dopo attenta valutazione.
Analoghe consid erazioni devono essere effettuate prima di iniziare un trattamento di lunga durata in pazienti con fattori di rischio per malattie cardiovas colari.
Tutti i FANS non selettivi sono in grado di inibire l'aggregaz ione piastrinica e prolungare il tempo di sanguinamento mediante l'ini bizione della sintesi delle prostaglandine.
Pertanto, l'uso di dexketo profene trometamolo nei pazienti che ricevono altri trattamenti che in terferiscono con l'emostasi, come warfarin o altri cumarinici o eparin e non e' raccomandato.
I pazienti anziani tendono piu' facilmente ad a vere funzione cardiovascolare ridotta.
Gravi reazioni cutanee, alcune di esse fatali, incluso dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Joh nson e necrolisi epidermica tossica sono state riportate molto raramen te in associazione all'uso di FANS.
I pazienti sembrano essere maggior mente a rischio di tali reazioni all'inizio della terapia, in quanto l a comparsa di reazioni si manifesta nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
Interrompere il trattamento alla prima comparsa di eruzioni cutanee, lesioni mucosali o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'.
Particolare cautela e' richiesta in pazienti: co n distrurbo congenito del metabolismo porfirinico; con disidratazione; immediatamente dopo un intervento chirurgico maggiore.
Se si consider a necessaria una terapia a lungo termine a base di dexketoprofene, la funzione epatica e renale ed emocromo (conta ematica) devono essere re golarmente controllati.
Reazioni severe di ipersensibilita' acuta (sho ck anafilattico, per esempio) sono state osservate molto raramente.
In terrompere il trattamento ai primi segni di ipersensibilita' severa a seguito dell'assunzione del farmaco.
Pazienti con asma associata a rin ite cronica, sinusite cronica, e/o poliposi nasale presentano un risch io maggiore di allergia all'acido acetilsalicilico e/o ai FANS rispett o al resto della popolazione.
La somministrazione di questo medicinale puo' causare attacchi di asma o broncospasmo, in particolare in sogge tti allergici all'acido acetilsalicilico o ai FANS.
Eccezionalmente, l a varicella puo' essere all'origine di serie complicazioni cutanee e l eggere complicazioni infettive dei tessuti.
Ad oggi, il contributo dei FANS nel peggioramento di queste infezioni non puo' essere escluso.
P ertanto, si consiglia di evitare l'utilizzo in caso di varicella.
Somm inistrare con cautela nei pazienti che soffrono di disturbi ematopoiet ici, lupus eritematoso sistemico o in presenza di patologie del tessut o connettivo.
Il dexketoprofene puo' mascherare i sintomi di patologie infettive.
Non e' stata stabilita la sicurezza d'impiego nei bambini e negli adolescenti.

INTERAZIONI:
Le seguenti interazioni sono caratteristiche dei farmaci antinfiammato ri non steroidei (FANS) in generale.
>>Associazioni non consigliabili.
Altri FANS, incluse dosi elevate di salicilati (>= 3 g/die): la sommi nistrazione contemporanea di diversi FANS puo' aumentare il rischio di ulcere e sanguinamento gastrointestinale a causa di un effetto sinerg ico; anticoagulanti: i FANS possono potenziare gli effetti di anticoag ulanti come warfarin a causa dell'elevato legame alle proteine plasmat iche del dexketoprofene e dell'inibizione della funzione piastrinica e danno alla mucosa gastroduodenale.
Se l'associazione non puo' essere evitata, occorre effettuare un'attenta osservazione clinica ed il moni toraggio dei parametri di laboratorio; eparine: aumentato rischio di e morragia (dovuto all'inibizione della funzione piastrinica ed al danno alla mucosa gastroduodenale).
Se l'associazione non puo' essere evita ta, occorre effettuare un'attenta osservazione clinica ed il monitorag gio dei parametri di laboratorio; corticosteroidi: aumentato rischio d i ulcerazione o sanguinamento gastrointestinale; litio (descritto con diversi FANS): i FANS aumentano i livelli ematici del litio che puo' r aggiungere valori tossici (diminuita escrezione renale di litio).
Ques to parametro pertanto richiede un attento monitoraggio durante l'istit uzione, l'aggiustamento e l'interruzione del trattamento con dexketopr ofene; metotrexato, usato a dosi elevate quali 15 mg/settimana o piu': aumentata tossicita' ematologica del metotrexato a causa di una dimin uzione della sua clearance renale, provocata dai farmaci antinfiammato ri in genere; idantoine e sulfonamidi: gli effetti tossici di queste s ostanze possono essere potenziati.
>>Associazioni che richiedono caute la.
Diuretici, ACE-inibitori, antibiotici aminoglicosidici ed antagoni sti del recettore dell'angiotensina II: il dexketoprofene puo' ridurre l'effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi.
In alcuni pazienti con ridotta funzione renale (ad es.
pazienti disidratati o p azienti anziani con funzione renale compromessa), la somministrazione concomitante di agenti che inibiscono la ciclossigenasi e gli ACE- ini bitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o antibiotici a minoglicosidici puo' causare un ulteriore deterioramento della funzion e renale, che di solito e' reversibile.
In caso di prescrizione combin ata di dexketoprofene con un diuretico, e' essenziale assicurarsi che il paziente sia adeguatamente idratato e monitorare la funzione renale all'inizio del trattamento.
Metotrexato, usato a dosi inferiori a 15 mg/settimana: aumentata tossicita' ematologica del metotrexato a causa di una diminuzione della sua clearance renale causata dai farmaci ant infiammatori in genere.
Conta ematica settimanale nelle prime settiman e dell'associazione.
Aumentata sorveglianza, oltre che per il paziente anziano, in caso di insufficienza renale anche lieve.
Pentossifillina : aumentato rischio di emorragia.
Aumentare il monitoraggio clinico e controllare con maggiore frequenza il tempo di sanguinamento.
Zidovudi na: rischio di aumentata tossicita' a carico della linea eritrocitaria a causa dell'azione sui reticolociti, con insorgenza di anemia grave una settimana dopo l'inizio del trattamento con i FANS.
Controllare l' emocromo completo ed i reticolociti ogni una o due settimane durante i l trattamento con FANS.
Sulfoniluree: i FANS possono aumentare l'effet to ipoglicemico delle sulfoniluree per spiazzamento dai siti di legame delle proteine plasmatiche.
>>Combinazioni da prendere in considerazi one.
Beta- bloccanti: il trattamento con i FANS puo' diminuire il loro effetto antiipertensivo a causa dell'inibizione della sintesi delle p rostaglandine.
Ciclosporine e tacrolimo: i FANS possono potenziarne la nefrotossicita' a causa degli effetti mediati dalle prostaglandine re nali.
Durante la terapia di associazione la funzione renale va tenuta sotto controllo.
Trombolitici: rischio accresciuto di emorragia.
Agent i antiaggreganti ed inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI): aumentato rischio di sanguinamento gastrointestinale.
Probenec id: puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche del dexketoprofene; q uesta interazione puo' essere dovuta ad un meccanismo inibitorio a liv ello della secrezione del tubulo renale e della glucuronoconiugazione e richiede un aggiustamento della dose del dexketoprofene.
Glicosidi c ardioattivi: i FANS possono aumentare le concentrazioni plasmatiche de i glucosidi.
Mifepristone: i FANS non devono essere impiegati per 8-12 giorni dal termine della somministrazione di mifepristone a causa del rischio teorico che gli inibitori della prostaglandina-sintetasi poss ano alterare l'efficacia del mifepristone.
Antibiotici chinolonici: st udi sull'animale indicano che alte dosi di chinoloni in combinazione c on i FANS possono aumentare il rischio dell'insorgere di convulsioni.

EFFETTI INDESIDERATI:
Nel seguente elenco, sono raggruppate per apparato ed elencate in ordi ne di frequenza, gli eventi avversi, probabilmente correlati con dexke toprofene trometamolo, verificatisi durante il corso degli studi clini ci e dopo la commercializzazione del prodotto.
Patologie del sistema e molinfopoietico.
Molto raro: neutropenia trombocitopenia.
Disturbi del sistema immunitario.
Raro: edema della laringe; molto raro: reazioni anafilattiche, incluso shock anafilattico.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Raro: anoressia.
Disturbi psichiatrici.
Non comune: insonnia; ansia.
Patologie del sistema nervoso.
Non comune: cefalea, c apogiri, sonnolenza; raro: parestesia, sincope.
Patologie dell'occhio.
Molto raro: offuscamento della vista.
Patologie dell'orecchio e del l abirinto.
Non comune: vertigini; molto raro: tinnito.
Patologie cardia che.
Non comune: palpitazioni; molto raro: tachicardia.
Patologie vasc olari.
Non comune: vampate di calore; raro: ipertensione; molto raro: ipotensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche.
Raro: bradipnea; molto raro: broncospasmo, dispnea.
Patologie gastrointestin ali.
Comune: nausea e/o vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia; non comune: gastriti, stipsi, secchezza della bocca, flatulenza; raro : ulcera peptica, emorragia da ulcera peptica o perforazione da ulcera peptica;  molto raro: pancreatite.
Patologie epatobiliari.
Raro: epat ite; molto raro: lesione epatocellulare.
Patologie della cute e del te ssuto sottocutaneo.
Non comune: rash; raro: orticaria, acne, aumento d ella sudorazione; molto raro: sindrome di Stevens Johnson, necrolisi e pidermica tossica (Sindrome di Lyell), angioedema, edema facciale, rea zione di fotosensibilita', prurito.
Patologie del sistema muscoloschel etrico e del tessuto connettivo.
Raro: mal di schiena.
Patologie renal i e urinarie.
Raro: insufficienza renale acuta, poliuria; molto raro: nefrite o sindrome nefrosica.
Patologie dell'apparato riproduttivo e d ella mammella.
Raro: disturbi mestruali; disturbi prostatici.
Patologi e sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.
Non comune: affaticamento, dolore, astenia, brividi, senso di malessere; r aro: edema periferico.
Esami diagnostici.
Raro: anomalie nei test di f unzionalita' epatica.
Gastrointestinali: gli effetti indesiderati piu' comuni sono di natura gastrointestinale.
Si possono manifestare ulcer e peptiche, perforazione o sanguinamento gastrointestinale, talvolta f atali, soprattutto negli anziani.
A seguito della somministrazione son o state riportate nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispeps ia, dolori addominali, melena, ematemesi, stomatite ulcerativa, esacer bazione di colite e malattia di Crohn.
Meno frequentemente e' stata os servata gastrite.
In associazione alla terapia con FANS sono stati rip ortati edema, ipertensione e insufficienza cardiaca.
Come con altri FA NS, possono comparire i seguenti effetti indesiderati: meningite asett ica, che puo' verificarsi prevalentemente in pazienti con lupus eritem atoso sistemico o patologie a carico del tessuto connettivo; reazioni ematologiche (porpora, anemia aplastica ed emolitica, e raramente agra nulocitosi e ipoplasia midollare).
Reazioni bollose, tra cui sindrome di Stevens Johnson e necrolisi epidermica tossica (molto rara).
Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso di alcuni FANS (s pecialmente ad alti dosaggi e per trattamenti di lunga durata) puo' es sere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (ad es.
infarto del miocardio o ictus).
La segnalazione dell e reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione de l medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continu o del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO:
Il medicinale e' controindicato durante il terzo trimestre di gravidan za e durante l'allattamento.
L'inibizione della sintesi delle prostagl andine puo' influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo em brio/fetale.
Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumenta to rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dop o l'uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza.
E' stato ritenuto che il rischio aumenti con l a dose e la durata della terapia.
Negli animali, la somministrazione d i inibitori della sintesi delle prostaglandine ha mostrato di provocar e un aumento della perdita pre- e post-impianto e di mortalita' embrio -fetale.
Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, incl usa quella cardiovascolare, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine duran te il periodo organogenetico.
Tuttavia, gli studi condotti sugli anima li con il dexketoprofene trometamolo non hanno indicato tossicita' rip roduttiva.
Durante il primo ed il secondo trimestre di gravidanza, il dexketoprofene trometamolo non deve essere somministrato se non in cas i strettamente necessari.
Se il dexketoprofene trometamolo e' usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo e secondo tri mestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono esser e mantenute le piu' basse possibili.
Durante il terzo trimestre di gra vidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine posson o esporre il feto a: tossicita' cardiopolmonare (con chiusura prematur a del dotto arterioso e ipertensione polmonare); disfunzione renale, c he puo' progredire in insufficienza renale con oligo-idroamnios; la ma dre ed il neonato, alla fine della gravidanza, a: possibile prolungame nto del tempo di sanguinamento, un effetto anti-aggregante che puo' ma nifestarsi anche a dosi molto basse; inibizione delle contrazioni uter ine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio.
Non e' stato accertato se il dexketoprofene sia secreto nel latte materno.
L'uso di dexketoprofene trometamolo puo' ridurre la fertilita' femminile e non e' raccomandato nelle donne che intendono concepire.
Si deve consider are l'interruzione del trattamento con dexketoprofene trometamolo nell e donne che hanno difficolta' di concepimento o sottoposte ad indagini sull'infertilita'.

033656036
2015-06-17

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Vendibile senza ricetta
S
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